Politica

Direzione Nazionale UDC 10/5/13.
Tratto dal discorso di Lorenzo Cesa.

(...) io rimango decisamente convinto che ci sia in Italia lo spazio per un partito di area moderata.

Per un partito riformatore, che abbia radici solide, riferimenti culturali e ideali concreti, un partito laico che crede nel mercato ma anche nelle regole, capace di ispirarsi agli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa.
Lo spazio per un partito con questo Dna esiste.
Ma proprio perché esiste, dobbiamo anche dirci con chiarezza che è arrivato il momento di imboccare una strada.

E i primi con cui mi sembra doveroso interrogarci sono gli amici di Scelta Civica. E' arrivato il momento di chiedere anche a loro, a quelli di loro che sono interessati e condividono con noi valori e idee, se sono interessati al progetto di avviare una fase costituente per iniziare una nuova stagione politica.
Oppure, l'altra strada che abbiamo davanti, è continuare il nostro cammino riprendendo in mano le nostre insegne, rinnovando questa casa, dando spazio a gente nuova, ma cercando di essere di nuovo noi per primi gli artefici del nostro destino.
Insomma riassumendo con una domanda secca ma efficace: partito nuovo o nuovo partito?
E' chiaro che una scelta così importante, la scelta tra una strada e l'altra, non possiamo prenderla qui ora, non è questa la sede.
La sede dovrà essere il congresso. E noi il congresso penso che dovremo celebrarlo per forza di cose entro l'estate, a giugno.
Quella sarà la sede per scegliere il percorso da imboccare tra i due che ho indicato.
Ma in ogni caso il partito che uscirà dal congresso, su questo mi permetto di anticipare il mio pensiero sapendo che è anche quello di molti di voi, dovrà essere un partito che dovrà anche collocarsi nello schieramento politico.  Un partito che dovrà fare una sua scelta.
Perché se è vero che il bipolarismo degli ultimi venti anni ha fallito, e di fatto non c'è più, visto che oggi i poli sono almeno quattro ed abbiamo un governo di larghe intese - e su questo, lo ribadisco, avevamo ragione, anche se non ci è stata riconosciuta dagli elettori - è altrettanto vero che la gente chiede alla politica linearità e chiarezza nelle alleanze e nella collocazione.
Ma anche su questo la parola spetta democraticamente al congresso.
Intanto ho due cose da chiedervi veramente con il cuore: lavoriamo per ottenere un buon risultato per l'Udc in tutti i comuni in cui siamo presenti alle prossime amministrative. E rimaniamo uniti.
Portiamo le nostre idee dentro il congresso, portiamo idee anche molto diverse tra loro, ma portiamole tutti insieme.
A questo congresso possiamo arrivarci discutendo, confrontandoci anche duramente. Ma se ci andiamo uniti, verso qualunque direzione decideremo di uscirne sono certo che ne usciremo più forti. 
Grazie 


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